di Marcello Buttazzo
Disegnai
drappi scarlatti.
Corpi opulenti
donne di rugiada.
Una freccia
conficcata
nel costato insanguinato.
È la vita,
pensai.
Continua a leggere “Disegnai drappi scarlatti”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Marcello Buttazzo
Disegnai
drappi scarlatti.
Corpi opulenti
donne di rugiada.
Una freccia
conficcata
nel costato insanguinato.
È la vita,
pensai.
Continua a leggere “Disegnai drappi scarlatti”
di Titti De Simeis
Mette tristezza, è grigia di penombra. Non è malinconica, non sa di crepuscolo o di luce sommessa. No. Continua a leggere “LA DISATTENZIONE”
di Annarita Nutricati
Degli auspici
si spoglia la nube
ed illegittima s’apre
Continua a leggere “Degli auspici si spoglia la nube…”
di Elena Tamborrino
L’estate cominciava presto, appena finiva la scuola.
Significava lunghe giornate al mare, a Tirrenia, dove andavamo con il pullman militare che passava a prenderci alla fermata vicino ai Quattro Mori a Livorno e, dopo aver attraversato l’ultimo tratto di città (la nostra era una delle ultime fermate), si avviava sulla litoranea che arrivava fino a Marina di Pisa. Continua a leggere “L’estate cominciava presto”
di Umberto Marsella
Qualcuno dice che le biografie più vere sono inventate. Può darsi, ma sono esistiti uomini che hanno impresso su un’immagine incancellabile la loro stravagante autenticità e anche per questo meritano di essere narrati. Continua a leggere “Gino Metto e la sua incancellabile autenticità”
di Titti De Simeis
Gianni Bonina è uno scrittore siciliano prolifico e pluripremiato, giornalista, critico e interprete del pensiero intellettuale della sua terra e, da sempre, molto attento agli autori suoi conterranei. Continua a leggere “La narrativa femminile italiana a Grado Zero”
di Lucio Causo
Negli atti dell’archivio diocesano che documentano una visita pastorale del Vescovo di Nardò, mons. Ludovico De Pennis, il 14 maggio 1452, nel Casale Tullie, sono indicate due cappelle rurali: “Ecclesia Sancte Marie Nunciate” e “Ecclesia Sancte Marie in Casali Tuglie”. La prima era situata nella contrada rurale omonima, in atti successivi riportata come “Nuntiata Vecchia di Tuglie”, al limite territoriale tra il piccolo feudo di Tuglie, quello di Parabita e quello di Gallipoli; mentre l’altra piccola cappella rupestre si trovava all’interno del Casale che poi fu sostituita dall’attuale chiesa matrice dedicata a Maria SS. Annunziata. Continua a leggere “Festa patronale di Maria ss. Annunziata in Tuglie”
di Titti De Simeis
I genitori che rifiutano l’omosessualità dei figli sono, ancora, attualità. Ancora oggi, sì. Le stesse persone che li hanno messi al mondo, cresciuti e amati fino a che non hanno conosciuto la verità. Inconfessabile e immensa quanto la paura di dirla. Spaventosa quanto le conseguenze: sentirsi giudicati e disprezzati. Orfani di una famiglia che adesso si vergogna, si tiene lontana dalla loro vita e smette di volerli. Continua a leggere “E ORA DIVERSI”
di Franco Intini
L’Irpef è un esempio che non mi riesce di rendere per il bello che è.
Messo in crisi dal crollo degli immutabili, cerco di trasformarlo in un’ Annunciata di Antonello da Messina
ma mi rimane tra le mani uno scheletro di gabbiano che vola sull’immondizia mentre un esercito di topi evade dai tombini esibendo il boccone di parmigiano rubacchiato a destra e a manca. Continua a leggere “ELOGIO DELL’ IRPEF, OVVERO IL BELLO DEL BRUTTO”
Quando ero bambino, nella mia grande casa patriarcale, in tempo di Pasqua, arrivava mio zio, mio zio monsignore. Con la sua lunga tonaca nera, col suo breviario ricco di nastrini colorati e misteriose pagine dorate. Continua a leggere “Pasqua 2024”
di Lucio Causo
L’Agnello e l’Uovo di Pasqua sono il riflesso più evidente dell’incidenza che la tradizione religiosa può avere sui dolci pasquali del Salento: l’uno in ricordo del sacrificio di Gesù Cristo “agnello di Dio”, l’altro simbolo di rinascita e quindi di resurrezione. L’uno si ritrova nella pasta di mandorle che, grazie ad uno stampo, assume la forma di agnello, magari farcito di pezzetti di cioccolato; l’altro il classico uovo di cioccolato decorato con la sorpresa. Continua a leggere “I dolci della tradizione pasquale nel Salento”
di Lele Mastroleo
…poggiavo veloce le ginocchia sul muretto della vecchia scuola, la conta finisce presto quando bisogna nascondersi, saltavo in fretta sullo scivolo del lucernario e piegavo la testa. Continua a leggere “Poggiavo veloce le ginocchia…”